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L’assessora alle Politiche sociali Barbara Funari: «Chi la osteggia sostiene che così, invece di allontanarli, li attiriamo». E presenta una ricerca: a Roma ci sono 2.204 persone che vivono per strada

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«Intorno alla stazione Termini ci saranno in media 40-50 senzatetto, molti di più, circa 120, verso l’Esquilino». È giornata di numeri e statistiche per l’assessora alle Politiche sociali Barbara Funari, che ieri ha presentato in Campidoglio i risultati di una ricerca sulla presenza dei senzatetto nella Capitale. Proprio nel giorno in cui, su queste pagine, un servizio fotografico ha documento le tende dei clochard montate in piazza dei Cinquecento, accanto ai turisti in fila nell’attesa di un taxi. «Non possiamo farci nulla — aggiunge l’assessora —. Non abbiamo né la delega al decoro, né tantomeno quella alla sicurezza. Di notte quegli accampamenti vengono tollerati, ci sono pochi viaggiatori in giro, ma poi la mattina alcune volte sono ancora lì, accanto ai turisti. La soluzione per noi è quella di un “ricovero” all’interno di una tensostruttura, ma ancora non è stata autorizzata. Chi si oppone sostiene che, invece di allontanarli, li attiriamo». È da alcuni mesi che si parla di questi tendoni (in prossimità anche di Tiburtina e Ostiense) ma per ora, dal tavolo di coordinamento sul Giubileo dove il Comune lavora insieme a governo e prefettura, ancora nulla di concreto. «Abbiamo segnalato la necessità che tutto sia pronto a dicembre — precisa Funari —. Dovremmo partire con 40 persone in ogni tensostruttura per arrivare al massimo a 70».

 

Sulle sponde del Tevere maggioranza di uomini

Intanto, la rilevazione dell’Istat nella notte del 20 aprile scorso, con il supporto di duemila volontari e della Banca Mondiale, ha individuato 2.204 senzatetto di cui 948 nelle aree urbane, 1.186 nelle strutture per l’accoglienza notturna e 70 nelle aree speciali (pertinenze ospedaliere del San Giovanni e San Camillo e sponde del Tevere). Un numero in apparenza molto basso, rispetto alla cifra di ottomila persone che vivono in queste condizioni precarie stimata dalla Comunità di Sant’Egidio. Lo studio dell’assessorato è comunque preliminare a un lavoro più approfondito e si è per ora limitato a 407 punti di rilevazione (338 aree urbane, 48 strutture notturne, 19 settori fluviali e due pertinenze ospedaliere). Le donne conteggiate sono state il 16,6% del totale delle presenze in strada, mentre lungo il greto del Tevere la presenza è solo dell’8,3%. Questa percentuale sale al 24,9% per quanto riguarda le ospiti delle strutture di accoglienza notturna.

La maggioranza dei clochard è italiana

 Per quanto riguarda l’età delle persone, in strada prevale la fascia 40-49 anni mentre nel caso delle strutture di accoglienza il gruppo più numeroso ha tra 60 e 69 anni. È stata stimata anche la provenienza dei senzatetto e al primo posto ci sono gli italiani (il 17,5% degli street homeless e il 23,6% degli ospiti delle strutture), seguiti dalla Romania (20,1% e 10,6% rispettivamente). Gli altri Paesi più rappresentati sono Somalia (4,2% e 5,3%) e Marocco (5,8% e 2,6%). Ma è stato evidenziato anche un apprezzabile numero di cittadini europei, in particolare nativi dell’Europa orientale (non solo della Romania).
«È la prima volta che In Italia la statistica ufficiale e un’amministrazione pubblica collaborano per scattare una “fotografia” della situazione in un preciso istante — ha concluso Federico Di Leo di Istat – e in autunno diffonderemo il report completo».

Sorgente: Stazione Termini, senzatetto in tenda tra i turisti in fila per un taxi: la tensostruttura ancora da autorizzare | Corriere.it


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