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Tutti inorridiscono, si azzuffano, urlano, sbraitano, accusano, condannano…

Ma dove erano costoro quando militari israeliani armati di tutto punto dietro ad alti terrapieni sparavano con fucili da guerra e munizioni vere a persone disarmate, donne, bambini, in carrozzina, giornalisti, medici infermieri, astanti…

Per anni la manifestazione intorno alla recinsione che divide Gaza da Israele ha visto cadere persone innocenti, nulla sono valsi gli appelli delle Nazioni Unite, che Israele assimila ad associazione terroristica.

Dentro la recinsione una popolazione di 3 milioni di persone ingabbiate, senza acqua ne corrente elettrica, senza medicinali ne cure adeguate negli ospedali, nel cielo il ronzio asfissiante dei droni Israeliani che spiano e controllano ogni movimento.

Bombardamenti a scadenza settimanale che fanno vittime innocenti, bombardamenti Israeliani ignorati dalla stampa occidentale, omicidi, raid, persecuzioni, torture… tutto ignorato.

Quanto si pensava fosse possibile tenere un popolo sotto le sbarre con il bene placido della comunità internazionale?

Quale risultato si pensava di ottenere ingabbiando esseri umani in assedio disumano per 16 lunghi anni?

Piangiamo ora i morti di un’altra terribile guerra annunciata, piangiamo l’inettitudine di politici incapaci, ciechi al grido di dolore di un popolo fiero.

Sono contro la guerra. Sono contro le cause della guerra. Contro la stupidità, persino un asino avrebbe capito che non era possibile aspettare immobili che tutto ciò accadesse…

Date per favore un defibrillatore all’ONU, è l’ora di resuscitare dai morti.


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