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La decisione circa
la possibilità per Julian Assange
di fare ancora appello
contro l’ordine di estradizione
verrà letta martedí 26 marzo alle 11.30 ora italiana
alle Royal Courts of Justice.

Se gli verrà dato
il permesso di fare appello,
non verrà estradato e attenderà, in carcere,
che l’appello si svolga.

Se il permesso di fare appello verrà negato, potrebbe essere estradato nel giro di pochi giorni e l’unica speranza, a livello di battaglia giudiziaria, sarebbe la Corte Europea per i Diritti Umani.

Quest’ultima – a cui si accede solo quando i gradi di giudizio presso le corti nazionali sono esauriti – potrebbe chiedere che Assange rimanga nel Regno Unito durante tutto il periodo necessario alla corte per prendere una decisione sul caso.

Ci auguriamo che, in una tale eventualità, lo faccia. Se Assange viene trasferito negli Stati Uniti, sarà in mano a forze che – come è emerso dal processo contro la UC Global a Madrid – vogliono la sua morte.

Forze che possono sottoporlo a un’intera vita di torture in carcere. Perché? Per aver favorito in tutto la nostra possibilità di conoscere la verità.
Questo il complesso militare-industriale non glielo perdona.

da Sara Chessa,
Human Rights Journalist,
al Comitato
Free Assange Sardinia

Confidiamo che venga permesso a Julian Assange
di fare appello!!!


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