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Se ancora non fosse chiara la transizione verso un’economia e una società sempre più orientate alla guerra, ecco l’accordo fra la società Leonardo (difesa, aerospazio) e Rete Ferroviaria Italiana per “assicurare la movimentazione di risorse militari” dentro e fuori i confini dell’Unione europea.
Non si tratta, purtroppo, di un isolato fulmine a ciel sereno. Infatti, l’accordo si situa all’interno di “Militar mobility” (“Mobilità militare”), un’iniziativa dell’Unione europea “volta a garantire la circolazione rapida e senza intoppi di personale, materiale e risorse militari – anche con breve preavviso e su larga scala – all’interno e all’esterno dell’UE”.
All’inizio di quest’anno, l’UE ha stanziato 807 milioni per “aggiornare” 38 infrastrutture di trasporto rendendole a duplice uso: civile e militare.
Tre di questi “aggiornamenti” riguardano l’Italia. Si tratta del viadotto di Binasco dell’autostrada A7 Milano-Genova e dei collegamenti ferroviari dei porti di Genova e di La Spezia.

Sorgente: Se ancora non fosse chiara la transizione verso… – Dario Tamburrano | Facebook


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