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30 June 2024
0 6 minuti 6 giorni

La morte del piccolo Vincenzi riapre il dibattito sulla costituzionalità della legge Lorenzin

Andrea Vincenzi, il ragazzino di 12 anni di Castiglione Torinese deceduto lo scorso 22 febbraio dopo esser stato dimesso tre volte in 48 ore dall’ospedale di Chivasso, è morto a causa di una pertosse. A chiarire il quadro sono gli esiti della consulenza tecnica chiesta dalla Procura di Ivrea al dottor Alessandro Marchesi.

Secondo quanto riportato da La Stampa: “I genitori del piccolo sono stati travolti da insulti e offese. Accusati da parte del popolo del web di non aver sottoposto il piccolo a vaccinazione: «Queste sono le conseguenze dei No Vax – si legge in uno dei tanti post -, ci finissero loro in ospedale e non i bambini incolpevoli». Ancora: «La corsa No Vax sta portando i primi frutti» [1].

E invece il bambino non solo era stato vaccinato ma gli era stata somministrata anche una dose di cosiddetto “richiamo”. Fatto che non ha impedito che contraesse la malattia.

Questa terribile notizia riapre il dibattito sulla costituzionalità o meno dell’aberrante Legge Lorenzin, che dal 2017 impone ben 10 vaccini obbligatori da effettuare nel corso dell’infanzia e dell’adolescenza (anche da parte di minori stranieri non accompagnati) e che sono necessari per effettuare l’accesso in asili e servizi per l’infanzia (bambini 0-6 anni).

Se infatti i presupposti dell’obbligo si basano sulla capacità di proteggere dalla malattia e dal contagio, in questo caso specifico è accaduto l’esatto contrario. Vincenzi ha contratto la malattia e poi è morto. Contagio e decesso.

Se un bambino vaccinato si può ammalare ugualmente e se il vaccino può comportare reazioni avverse talvolta gravi e irreversibili, perché bisogna vaccinare tutta la popolazione pediatrica?

Se a questo si aggiunge che siamo in farmacovigilanza passiva e non attiva [2] e che ci sono studi che dimostrano come i bambini non vaccinati siano più sani dei vaccinati [3], diventa necessario porre dubbi rispetto a tale obbligo.

Un passo indietro

Nell’ambito del Global Health Security Agenda del 2014, l’Italia è stata designata quale capofila per i successivi cinque anni delle strategie e campagne vaccinali nel mondo. A ricevere questo incarico alla Casa Bianca a Washington, alla presenza di Barack Obama, furono l’allora Ministro Beatrice Lorenzin e Presidente dell’AIFA Pecorelli [4]. Nei mesi precedenti all’entrata in vigore della legge 119, il ministro della Salute – che ha come titolo di studio il diploma di maturità classica – andava in tv a parlare di una fantomatica epidemia di morbillo, notizia inventata e mai rettificata. Eclatante fu il suo intervento da Bruno Vespa nell’ottobre del 2014 [5].

– CURIOSITA’. Durante una puntata di Porta a Porta nel settembre del 2022, il segretario nazionale del Movimento 3V Luca Teodori, accusò la Lorenzin di aver detto una bugia, un falso [6]. Nonostante tale affermazione veniva fatta in prima serata su Rai Uno, nella più importante trasmissione politica nazionale, ad oggi non ci risulta che Teodori abbia mai ricevuto una querela. 

Tra il 2014 e il 2017 le Istituzioni puntarono a una campagna di comunicazione che potesse generare paura tra i genitori. Chi non era d’accordo veniva accusato di essere un complottista novax (vi ricorda qualcosa?).

Nonostante le manifestazioni di protesta, il 31 luglio del 2017 la legge vaccinale è entrata in vigore senza che ci fosse alcuna emergenza sanitaria di patologia infettiva per la quale esistono i vaccini e quindi senza sufficienti e necessarie giustificazioni logiche, scientifiche o costituzionali.

Il ministro della Salute aveva promesso che tale legge sarebbe durata “soltanto” 5 anni per poi eseguire nuovi studi. Siamo nel 2024 e non è stato fatto nessuno studio, però la legge è ancora in vigore.
Nel tentativo di scavalcare il problema in questi giorni si sente parlare di una nuova epidemia di morbillo di cui, visti i precedenti, ci sembra assolutamente lecito dubitare. Ma poniamo ci sia una nuova epidemia di morbillo, a cosa è servito far vaccinare i nostri bambini se non abbiamo ottenuto nessuna copertura con le vaccinazioni a tappeto? Non funzionano?

Dunque il dibattito sulla legge Lorenzin è necessario. Non esiste alcun presupposto logico scientifico che possa giustificare un obbligo discriminatòrio nei confronti di bambini perfettamente sani.

Permettetemi un’ultima considerazione sul caso del piccolo Andre Vincenzi. Se non fosse stato vaccinato lo avreste letto a grandi lettere nei titoli di tutti i quotidiani nazionali, siccome era stato vaccinato e aveva ricevuto anche il “richiamo”, non solo non lo trovate scritto nei titoli ma nemmeno all’interno degli articoli (salvo quello citato). Questo per darvi un’idea di che cosa è diventato il giornalismo nel nostro Paese.
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Sorgente: La morte del piccolo Vincenzi riapre il dibattito sulla costit · Sfero


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