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Il testo dell’incontro online programmato per il 30 giugno 2024 è, su questa pagina web, seguito dall’invito redatto per un incontro svoltosi in precedenza, il 16 giugno 2024, avente per oggetto la proposta di un gruppo formalmente costituito di eurodeputati al Parlamento europeo di obiezione alle guerre. Un passo intermedio verso l’obiettivo è la costituzione di un gruppo informale di eurodeputati per l’opposizione alle guerre e la pace disarmata. I disarmisti esigenti indicono una conferenza stampa per l’8 luglio al CESV di via Liberiana a Roma. Ed un presidio di sensibilizzazione a Strasburgo, il 16 luglio, davanti la sede del Parlamento europeo. Riportiamo sotto, nella pagina, la lettera che indirizziamo agli eurodeputati.

Subito dopo le elezioni europee la vincitrice nel campo del centro-sinistra, Elly Schlein, la nuova e giovane segretaria del PD, ha convocato una manifestazione “uniti per la Costituzione” che si è tenuta il 18 giugno, a Roma, in piazza Santi Apostoli. Hanno raccolto il suo appello in tantissimi, dal M5S fino ai liberali/radicali di +Europa. Non sono mancati in piazza Rifondazione comunista (Maurizio Acerbo ha parlato dal palco) e Michele Santoro, il promotore di PACE TERRA DIGNITA’ (voci, da verificare, lo danno in procinto di fare un passo indietro personale sul progetto di movimento  e concentrato su un futuro suo programma televisivo in RAI). 

Il “fronte popolare costituzionale”, proiettato verso  una mobilitazione permanente, si prepara a diventare schieramento referendario “contro il premierato” con discrete possibilità di vittoria. Leggiamo su “Il Manifesto quotidiano” che “l’ordine di scuderia per gli interventi dal palco era evitare di parlare delle guerre (tema assai divisivo) e tutti si sono attenuti, concentrandosi sulle botte a Donno“.

Siamo quindi entrati nell’epoca dell'”opposizione alla guerra divisiva”, dentro una “battaglia per la Costituzione” (no al premierato, no all’autonomia differenziata), che però – a quanto pare – espunge il famoso articolo 11 del ripudio.

Battere questa destra è un formidabile programma politico“, ha tuonato dal palco Nicola Fratoianni, di AVS. Ora però è logico considerare una serie di domande rispetto a uno “sforzo unitario” che deve coinvolgere chi ha voluto fare della “pace disarmata” il tema centrale della campagna elettorale e l’orizzonte per la costruzione di una società alternativa senza grilli ideologici per la testa.

Domanda numero uno. La difesa unitaria della Costituzione può fare a meno dell’articolo 11 senza tradire nella sostanza lo spirito dell’antifascismo?

Domanda numero due. In termini di strategia politica, può risultare vincente – una tale difesa – carente se non addirittura monca – quando proprio la guerra con le sue conseguenze pratiche diventa il fattore decisivo per accrescere il disagio sociale su cui sta prosperando la destra (tenendo anche conto che la destra estrema su questo punto apre a una demagogica rappresentanza del sentimento pacifista maggioritario nel popolo)?

Domanda numero tre. Non sarebbe invece il caso di creare un “fronte costituzionale” sull’insieme dei diritti umani, comuni e pubblici, ribadendo la centralità del “diritto alla pace”, oltretutto in un momento in cui l’escalation bellica può diventare incontrollabile e portarci ad uno scontro diretto NATO-Russia, con annesso rischio di scambi crescenti di colpi nucleari, oggi esplicitamente minacciati?

Indiciamo – molti siamo in vacanza ma il problema merita che ci si faccia subito mente locale – su questi tre interrogativi, domenica  30 giugno 2024, una consultazione online tra i soggetti che condividono la necessità di fermare l’avanzata politica e sociale delle destre.

L’antifascismo da coltivare però riteniamo che debba nutrirsi della consapevolezza che l’obiettivo superiore oggi, anche per la difesa della Costituzione, è portare l’Italia e l’Europa ad uscire dalle guerre, ed innanzitutto dalla Guerra Grande che si combatte sul terreno Ucraino, lavorando “per un ordine internazionale che assicuri la pace e la giustizia tra le Nazioni” (secondo comma art. 11 Cost.).

I disarmisti esigenti ti stanno invitando a una riunione pianificata in Zoom.

Argomento: L’opposizione alla guerra è diventata divisiva per la difesa della Costituzione?- Confronto online 

Ora: 30 giu 2024 05:30 PM Roma

Entra Zoom Riunione

https://us06web.zoom.us/j/83551455986?pwd=MUrXEInvMFd2gYawPTq28w7xE2rx1r.1

ID riunione: 835 5145 5986

Codice d’accesso: 300451

Trova il tuo numero locale: https://us06web.zoom.us/u/kcPmkUm3n5

Sorgente: L’opposizione alla guerra è diventata divisiva per il “Fronte popolare costituzionale”? :: disarmistiobiettori


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