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Si aggrava il bilancio delle sparatorie che intorno alle 18, ora locale, hanno sconvolto due cittadine in Daghestan e un posto di blocco tra Abkhazia e Georgia. Una serie di attacchi armati, su cui ora sta indagando l’antiterrorismo, si sono verificati domenica 23 giugno in due regioni caucasiche della Russia. Si tratterebbe di almeno tre incidenti separati. A Derbent e a Makhachkala, due cittadine del Daghestan separate da circa un centinaio di chilometri lungo la costa del Mar Caspio, un gruppo di uomini armati ha preso di mira luoghi di culto e agenti di polizia, mentre in Abkhazia, al confine con la Georgia, un commando attaccava un posto di blocco. Il ministero degli Affari interni del Daghestan ha pubblicato un nuovo comunicato in cui afferma che sei agenti di polizia sono rimasti uccisi e altre 12 persone sono ferite. Sarebbe stato ucciso, come ricostruisce l’agenzia di stampa Tass, anche un prete di Derbent e una guardia di sicurezza della chiesa di Makhachkala, e sarebbero morti anche due assalitori mentre il resto del commando è in fuga. Tra le vittime, un agente di polizia è stato ucciso e un altro è rimasto ferito a Derbent. Nell’agguato in Abkhazia al check point è stato ucciso un poliziotto e almeno sei persone sono rimaste ferite. Sarebbero almeno due le chiese ortodosse al centro della sparatoria, e una sinagoga poi data alle fiamme. «L’auto con cui i sospettati sono fuggiti è stata identificata come una Volkswagen Polo bianca, targa 921», riferisce la Tass, «secondo le prime informazioni, un agente di polizia è stato ucciso e un altro è rimasto ferito». Makhachkala è la cittadina il cui aeroporto fu preso d’assalto circa otto mesi fa dopo l’annuncio dell’arrivo di un volo da Tel Aviv.

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Sorgente: Russia, attacchi armati in Daghestan contro due chiese ortodosse e una sinagoga. Almeno sei agenti di polizia uccisi. Cosa sappiamo – I video – Open


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