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di Michele Santoro


Grazie per gli interventi così numerosi ai quali comincerò a rispondere da martedì prossimo. Ma, dopo l’elezione di Ursula Von der Leyen aggiungerei qualche considerazione. La prima è che Bonelli e Fratoianni (AVS) dirigono due partiti che vivono separati nella stessa casa. E non hanno una strategia comune sul cancro che sta devastando l’ Europa, ovvero la guerra in Ucraina; la seconda è che “i pacifisti del PD”, Strada e Tarquinio, sono prigionieri politici al punto di doversi astenere e non poter votar contro l’invio dell’armi in Ucraina, la terza è che la sinistra italiana è rappresentata da Salis e Lucano che sull’argomento fanno fatica ad orientarsi. Comunque sia, per liberare una persona dai ceppi abbiamo mandato in Europa quattro verdi. Uno era assente (Marino) quando il Parlamento nominava il Presidente della Commissione, il momento più importante della vita di quella istituzione e gli altri tre hanno votato per Ursula, che giurava di voler continuare a combattere fino alla vittoria finale su Putin. Tarquinio questa volta si è dovuto accodare senza fiatare. Scusatemi se mi concentro sulla guerra e del resto del programma penso che sia la solita fuffa, pericolosa, soprattutto riguardo al Green. Come la vogliamo chiamare, Europa utile? Considerazione scontata: riguardo alla guerra il “voto utile” si è dimostrato completamente inutile. A meno che non si assuma come linea la puttanata di Bonelli che considera una vittoria politica aver tenuto fuori dal voto la Meloni (che volendo avrebbe potuto votare) continuando il progetto del Fronte Italiano Antifascista per riportare la democrazia al potere, dimenticando la partita del cuore dove baschi neri e partigiani si sono avvinti come l’edera. In alternativa si deve cominciare a ragionare sul sistema di guerra che non solo delimita la democrazia ma la svuota, la depotenzia e lo fa a salvaguardia degli interessi di grandi gruppi finanziari che se ne fregano dell’uguaglianza, avversano non solo i poveri ma il ceto medio, gli imprenditori e gli agricoltori veri, tolgono ai giovani il futuro. Dunque evitare di parlare della guerra, e ridurla a una generica aspirazione alla pace, farà mancare il terreno sotto ai piedi non solo alla sinistra ma a chiunque voglia porsi il problema del cambiamento del mondo in cui siamo stati infilati come in una stufa. La causa della pace è stata consegnata in mano ai Trump, ai Salvini, ai nostalgici tedeschi del nazismo; PTD è stata l’unica scintilla in un campo diverso da quello occupato dalle destre nazionalistiche europee. E ha cercato di coltivare come valori unità e diversità radicale. Impossibile? Lo vedremo nelle prossime puntate.
Michele Santoro


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