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8 September 2024
0 22 minuti 2 mesi

Martedì a Washington l’incontro tra il presidente israeliano e Biden. I ribelli yemeniti dichiarano di aver colpito una nave Usa nel Mar Rosso. Media: “Sale a sei il numero dei morti nel raid di Israele nello Yemen”

21 Luglio 2024 alle 19:11

“Gli israeliani non sono al sicuro al Tel Aviv, la nostra risposta sarà enorme”. La minaccia è degli Houti, i ribelli yemeniti che avvertono il governo di Netanyahu di essere pronti a una rappresaglia in risposta al raid israeliano di ieri contro il porto di Hodeida. Ma proprio il premier israeliano risponde così all’avvertimento: “Ci proteggeremo in ogni modo e su ogni fronte”. Netanyahu martedì a Washington incontrerà il presidente americano Biden. Intanto, il sistema di difesa a lungo raggio Arrow 3 israeliano ha intercettato un missile balistico lanciato dagli Houti questa mattina. Le sirene dell’allarme aereo sono suonate nella città meridionale di Eliat, frequente obiettivo degli attacchi di missili e droni lanciati dallo Yemen.

 

 

Punti chiave

  • “Politico”: Netanyahu vuole ritardare il negoziato fino alle prossime elezioni Usa, aspetta Trump

  • Netanyahu: “Ci proteggeremo in ogni modo e su ogni fronte”

  • Il leader degli Houti: “Gli israeliani non sono sicuri a Tel Aviv”

  • Houti minacciano Israele: “La risposta al raid a Hodeida sarà enorme”

  • Houti: “Sei morti e 90 feriti nel raid israeliano a Hodeida”

  • Houthi minacciano Israele: “La risposta sarà enorme”

  • Media: “Sale a sei il numero dei morti nel raid di Israele nello Yemen”

  • Il ministero della Sanità di Hamas annuncia un nuovo bilancio di 38.983 morti nella Striscia

  • Gli Emirati Arabi Uniti vogliono unirsi alla forza di pace postbellica di Gaza

  • Gli Houti in un messaggio al popolo yemenita: “Preparatevi a una lunga guerra con il nemico

  • Houti: “Missili su Eilat e su nave Usa nel Mar Rosso”

  • Netanyahu vedrà Biden martedì a Washington

Domani si riunisce il Consiglio di sicurezza dell’Onu

Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite si riunirà domani per discutere degli sviluppi in Medio Oriente, secondo il calendario ufficiale del Consiglio. I media israeliani hanno riferito che la riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite si concentrerà sull’attacco dei droni Houti a Tel Aviv, riporta il Jerusalem Post.

Netanyahu: giovedì la delegazione israeliana torna ai negoziati tenuti dai mediatori Usa, Egitto e Qatar

Giovedì prossimo una delegazione israeliana tornerà ai negoziati tenuti dai mediatori di Usa, Egitto e Qatar per un nuovo cessate il fuoco e il rilascio degli ostaggi. Lo ha deciso il premier Benyamin Netanyahu che ha avuto – ha fatto sapere il suo ufficio – “un dibattito approfondito sulla questione degli ostaggi insieme al gruppo negoziale e agli alti funzionari della sicurezza”.

“Politico”: Netanyahu vuole ritardare il negoziato fino alle prossime elezioni Usa, aspetta Trump

Benjamin Netanyahu potrebbe ritardare i negoziati per giungere a un cessate il fuoco a Gaza fino alle prossime elezioni americane. Lo scrive Politico citando una fonte diplomatica. Il premier israeliano infatti – si legge – scommette sul fatto che Donald Trump possa essere il nuovo presidente americano e questo cambierebbe la posizione degli Stati Uniti nei confronti di Israele e del conflitto. Nel 2020, ha ricordato ancora Politico, Netanyahu aveva definito Trump “il miglior amico che Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca”. Nelle ultime due settimane, Netanyahu ha ritardato i colloqui sul cessate il fuoco a Gaza a Doha, adducendo nuove richieste.

Volontari stranieri filo-palestinesi picchiati con bastoni e spranghe da abitanti degli insediamenti ebraici

Alcuni abitanti dell’insediamento ebraico illegale di Esh Kodesh hanno aggredito alcuni volontari stranieri filo-palestinesi nella Cisgiordania settentrionale, ferendone diversi. Lo riporta il Times od Israel pubblicando un video dell’accaduto. Secondo l’organizzazione “Staring the Occupation in the Face”, che conduce una campagna contro gli insediamenti, sarebbero state usate mazze di legno e spranghe contro i volontari che stavano piantando ulivi nel terreno attorno alla città palestinese di Qusra, a Sud di Nablus. All’ospedale al-Rafidia di Nablus, dove sono stati trasportati dai servizi di emergenza, almeno tre persone, due donne e un uomo, sono state curate dal personale infermieristico, tutte con grandi contusioni, ha osservato un giornalista dell’AFP. Attivisti stranieri scortano regolarmente i palestinesi che considerano vulnerabili nei territori occupati, teatro di violenze. “Oggi (domenica), un certo numero di civili israeliani mascherati hanno attaccato un gruppo di cittadini stranieri”, ha risposto l’esercito israeliano, interrogato dall’AFP. L’esercito afferma di aver sparato in aria colpi di avvertimento, che hanno provocato la fuga dei “civili israeliani”.Hani Odeh, sindaco di Qusra, ha confermato i fatti all’AFP, aggiungendo che gli attivisti avevano accompagnato i contadini nei campi “recentemente bruciati” da abitanti degli insediamenti illegali ebraici.

L’Idf stima che il fronte Houti diventerà sempre più centrale

L’esercito israeliano ritiene che il fronte di guerra con gli Houthi yemeniti stia diventando sempre più centrale. Per questo – hanno riferito i media – l’Idf si sta preparando alla possibilità di dover attaccare altri obiettivi in Yemen. Nell’ambito della minaccia degli Houthi, l’aviazione sta operando per allargare la difesa aerea di Israele, in particolare nella zona di Eilat e nel sud. Intanto si è saputo, in base a un’indagine dell’aviazione, che il drone di fabbricazione iraniana lanciato dagli Houthi nella notte tra giovedì e venerdì contro Tel Aviv ha percorso più di 2.600 chilometri prima di arrivare in Israele. Il Samad-3 modificato ha attraversato il mar Rosso, raggiugendo l’Eritrea, poi è passato a nord del Suda e dell’Egitto e ha raggiunto il Mediterraneo indirizzandosi verso Tel Aviv da occidente. In quel momento – ha continuato l’indagine dell’aviazione – gli operatori radar israeliani erano concentrati su un altro drone, poi abbattuto, lanciato dall’Iraq da una milizia alleata dell’Iran.

Netanyahu: “Ci proteggeremo in ogni modo e su ogni fronte”

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha affermato che l’attacco israeliano di a un porto dello Yemen controllato dagli Houthi “rende chiaro ai nostri nemici che non esiste luogo in cui il lungo braccio di Israele non possa raggiungerli”. Il premier si è espresso in una dichiarazione televisiva, secondo quanto riporta Times of Israel. “Ho un messaggio per i nemici di Israele: non sbagliatevi su di noi”, ha detto ancora Netanyahu. “Ci proteggeremo in ogni modo, su ogni fronte. Chiunque ci faccia del male pagherà un prezzo molto alto per la sua aggressivita'”.

Nord di Israele, sirene di allarme al confine con il Libano

Le sirene di allarme anti razzi dal Libano sono risuonate per due volte in poco tempo nel nord di Israele. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.

Israele: “Uccisi 20 terroristi di Hamas”

In un’operazione congiunta tra esercito, Shin Bet (servizi interni) e aeronautica israeliani “sono stati eliminati circa 20 miliziani di Hamas del Battaglione Al-Shati, tra cui il terrorista Nemer Hamida“. Lo ha reso noto l’Idf spiegando che negli ultimi anni Hamida ha fatto parte del comitato di Ramallah nel Quartier generale della Cisgiordania di Hamas ed è stato coinvolto nell’attacco a Ein Yabrud dell’ottobre 2003, in cui sono stati uccisi tre soldati israeliani. L’esercito aggiunge che tra i miliziani uccisi c’è anche Ezz Aldeen Akila, un alto funzionario dell’organizzazione terroristica Shahada al-Aqsa, che ha promosso assalti terroristici contro le truppe dell’Idf a Gaza.

Il leader degli Houti: “Gli israeliani non sono sicuri a Tel Aviv”

“Il nemico israeliano non è più al sicuro in quella che viene chiamata Tel Aviv”. Lo ha detto in una dichiarazione pubblica il leader degli Houthi Abdul Malik al Houthi, citato da Mayadeen news. “Gli Houthi dello Yemen continueranno ad attaccare Israele, non ci saranno linee rosse nella risposta degli Houthi a Israele”, ha aggiunto Mohammed Abdulsalam, portavoce del gruppo sostenuto dall’Iran ad Al Jazeera.

Shin Bet: sgominata cellula di Hamas in Turchia

Lo Shin Bet (la sicurezza interna israeliana) ha fatto sapere di aver sventato un tentativo di Hamas di compiere un attacco a colpi d’arma da fuoco in Cisgiordania. Secondo la fonte, il tentativo era diretto da membri della fazione islamica in Turchia e la cellula in Cisgiordania, arrestata, era composta da rappresentanti di Hamas del Consiglio studentesco dell’Università Birzeit nei Territori. La cellula – secondo lo Shin bet – era istruita e aveva ricevuto fondi dalla branca di Hamas in Turchia.

Razzi lanciati dal Libano verso il nord di Israele: colpita una scuola vuota

Dei razzi lanciati dal Libano hanno colpito una scuola vuota nel Nord di Israele. Lo riporta Times of Israel spiegando che l’istituto si trovava nel Kibbutz Dafna e che sono stati segnalati danni all’edificio. In precedenza, l’esercito israeliano aveva fatto sapere che l’aeronautica aveva colpito due depositi di armi di Hezbollah nel sud del Libano.

Gli Usa distruggono un drone degli Houthi nel Mar Rosso

Le forze statunitensi hanno distrutto un drone Houthi nel Mar Rosso. Lo riferisce l’emittente israeliana Kan. I ribelli filoiraniani dello Yemen, da parte loro, hanno affermato di aver attaccato una nave Usa nel Mar Rosso con missili e droni e di aver colpito “obiettivi importanti” nell’area di Eliat, in Israele, laddove le forze di Tel Aviv hanno annunciato di aver intercettato un missile scagliato dallo Yemen in direzione della località.

Houti minacciano Israele: “La risposta al raid a Hodeida sarà enorme”

I ribelli yemeniti hanno minacciato Israele di una “enorme risposta” agli attacchi mortali contro il porto di Hodeida, ancora in fiamme. “La risposta all’aggressione israeliana contro il nostro Paese è inevitabile e sarà enorme”, ha avvertito il portavoce militare, Yahya Saree.

Houti: “Sei morti e 90 feriti nel raid israeliano a Hodeida”

È di almeno 6 morti e 90 feriti il bilancio del raid israeliano ieri nel porto di Hodeida in Yemen. Lo rende noto il ministero della Sanità degli Houthi, secondo quanto riferito dalla tv Al Masirah, condannando “energicamente” l’attacco israeliano sui depositi di carburante e la centrale elettrica che hanno provocato “ustioni gravi” alla maggioranza dei feriti. Nella nota viene anche denunciata la “collaborazione e la complicità” degli Stati Uniti e di “alcuni Paesi arabi che hanno tradito la causa palestinese” nell’aggressione israeliana. “Il popolo yemenita, che ha sopportato aggressioni e assedio per anni, ha resistito, non può essere sconfitto e continua a lottare senza retrocedere”, conclude il comunicato ribadendo il sostegno al popolo palestinese e alla sua “coraggiosa resistenza”.

Houti: “Nessuna linea rossa in risposta all’attacco di Israele”

Con l’attacco su Hodeidah “il nemico ha iniziato una guerra aperta” e “nella natura della risposta” gli Houti non rispetteranno “nessuna linea rossa”. Lo ha affermato ad Al Jazeera Mohammed Abdel Salam, portavoce del gruppo ribelle yemenita. “Il confronto con il nemico sionista sarà aperto e senza frontiere”, ha aggiunto ribadendo la volontà di colpire Israele “in profondità”. L’obiettivo, ha dichiarato ancora saranno “tutte le installazioni sensibili a vari livelli”. “Non temiamo alcuna escalation e ci muoviamo per una giusta causa. Il nostro obiettivo primario è difendere il popolo palestinese oppresso”, ha concluso

Il presidente israeliano Herzog a Parigi e Roma la prossima settimana

Il presidente israeliano, Isaac Herzog, volerà la prossima settimana a Parigi e poi a Roma dove incontrerà il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la premier Giorgia Meloni e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. Lo rende noto Times of Israel citando il suo staff. Herzog e la First Lady Michal partiranno mercoledì per Parigi per collocare una ‘mezuzah’ sull’edificio israeliano nel Villaggio Olimpico e per celebrare i 52 anni dal massacro delle Olimpiadi di Monaco con le famiglie in lutto, la delegazione israeliana e il Comitato Olimpico. Il capo dello Stato assisterà anchea alla partita di calcio Israele-Mali. Il giorno successivo, Herzog incontrerà a Roma Meloni, Mattarella e Tajani. Poi tornerà a Parigi la sera stessa per un ricevimento offerto dal presidente francese Emmanuel Macron per i capi di stato in arrivo per l’apertura dei giochi. Venerdì Herzog avrà un incontro di lavoro con il presidente francese e incontrerà i membri della comunità ebraica

Razzi dal Libano sul Nord di Israele, colpita una scuola vuota

Dei razzi lanciati dal Libano hanno colpito una scuola vuota nel Nord di Israele. Lo riporta Times of Israel spiegando che l’istituto si trovava nel Kibbutz Dafna e che sono stati segnalati danni all’edificio. In precedenza, l’esercito israeliano aveva fatto sapere che l’aeronautica aveva colpito due depositi di armi di Hezbollah nel sud del Libano

Houthi minacciano Israele: “La risposta sarà enorme”

I ribelli yemeniti hannominacciato Israele di una “enorme risposta” agli attacchi mortali contro il porto di Hodeida, ancora in fiamme. “La risposta all’aggressione israeliana contro il nostro Paese è inevitabile e sarà enorme”, ha avvertito il portavoce militare, Yahya Saree

Arabia Saudita: “L’attacco di Israele raddoppierà la tensione”

L’Arabia Saudita, intervenuta militarmente nello Yemen dal 2015 contro i ribelli Houti, ha espresso “grande preoccupazione” per l’attacco israeliano di ieri sul territorio yemenita, ritenendo che “raddoppierà la tensione” in Medio Oriente e “danneggia gli sforzi per un cessate il fuoco a Gaza”. In una dichiarazione, il ministero degli Esteri del regno arabo ha esortato “tutti i partiti a esercitare la massima moderazione” e “allontanare la regione e la sua popolazione dai pericoli della guerra”. L’appello saudita arriva poche ore dopo che il ministero della Difesa ha negato qualsiasi coinvolgimento nell’attacco alla città portuale yemenita di Hodeida, in cui almeno tre persone sono morte e quasi 90 rimaste ferite. L’Arabia Saudita, che sostiene il governo yemenita riconosciuto a livello internazionale, ha riaffermato nella dichiarazione che “continuerà i suoi sforzi per raggiungere un cessate il fuoco a Gaza e continuerà a sostenere i tentativi di stabilire la pace nello Yemen e nella regione”

Poliovirus nelle acque reflue a Gaza: Israele vaccina i suoi soldati

Dopo che nei giorni scorsi è stata rilevata la presenza del virus che causa la poliomielite in campioni di acque reflue nella Striscia di Gaza, l’esercito israeliano ha avviato una campagna di vaccinazioni dei suoi militari. Lo rende noto l’Idf spiegato che la vaccinazione non obbligatoria è disponibile per tutte le forze regolari e per i riservisti. L’Idf afferma anche che sta lavorando con le organizzazioni internazionali per portare nella Striscia altri vaccini per renderli disponibili alla popolazione di Gaza

Guterres invita alla “massima moderazione” dopo il raid israeliano nello Yemen

António Guterres ha chiesto a tutte le parti di “esercitare la massima moderazione” dopo l’escalation che ha portato al raid israeliano sul porto di Hodeida nello Yemen. “Il segretario generale dell’Onu chiede a tutte le parti di evitare attacchi che possono colpire civili e infrastrutture civili”, si legge in un comunicato diffuso dal Palazzo di Vetro, in cui si ricorda che le notizie parlando di 3, 6 secondo altre fonti, di persone rimaste uccise nel raid israeliano e di almeno 87 feriti, e di danni considerevoli alle infrastrutture civili del porto yemenita controllato dagli Houti. “Il segretario generale è profondamente preoccupato per il rischio di un’ulteriore escalation nella regione e continua a chiedere a tutti di esercitare la massima moderazione”, conclude la nota

Media: “Sale a sei il numero dei morti nel raid di Israele nello Yemen”

Il bilancio dei morti nell’attacco israeliano contro gli Houthi nel porto di Hodeidah in Yemen è salito a sei. Lo hanno riferito i media israeliani che citano fonti internazionali che hanno confermato in circa 80 il numero dei feriti ad ora

Il ministero della Sanità di Hamas annuncia un nuovo bilancio di 38.983 morti nella Striscia

Il Mìministero della Sanità del governo di Hamas per la Striscia di Gaza ha annunciato domenica un nuovo bilancio di 38.983 morti nel territorio palestinese dall’inizio della guerra con Israele, giunta al decimo mese. Almeno 64 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore, ha dichiarato il ministero in un comunicato, aggiungendo che 89.727 persone sono state ferite nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra, il 7 ottobre

Gli Emirati Arabi Uniti vogliono unirsi alla forza di pace postbellica di Gaza

Un alto funzionario emiratino afferma che Abu Dhabi potrebbe partecipare a una forza di pace postbellica su Gaza a condizione che sia invitata da un’autorità palestinese riformata, che l’iniziativa sia guidata dagli Stati Uniti e che faccia parte di un più ampio sforzo per la creazione di due Stati

Gli Houti in un messaggio al popolo yemenita: “Preparatevi a una lunga guerra con il nemico

Gli Houti in un messaggio al popolo yemenita: “Preparatevi a una lunga guerra con il nemico

Houti: “Missili su Eilat e su nave Usa nel Mar Rosso”

Il portavoce militare del gruppo Houth yemenita, sostenuto dall’Iran, ha dichiarato che numerosi missili balistici sono stati lanciati verso Eilat, in Israele, e che un’operazione navale, aerea e missilistica congiunta ha colpito la nave americana Pumba nel Mar Rosso. Lo riferisce la tv di proprietà degli Houthi Al Masirah. Secondo il portavoce, Yahya Saree, entrambi gli attacchi hanno avuto “successo”. E ha aggiunto che gli Houthi continueranno ad attaccare Israele finché continuerà “l’aggressione” al popolo palestinese. Saree ha quindi annunciato “importanti dichiarazioni nelle prossime ore”

Nuovi raid israeliani su Gaza, almeno dieci morti

Almeno dieci persone, tra cui donne e bambini, sono morte durante i nuovi raid aerei israeliani che hanno colpito ieri sera i campi profughi di Burej e di Nuseirat, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riferisce l’agenzia Anadolu, secondo la quale nei bombardamenti ha perso la vita il giornalista Moatasem Ghorab, che sarebbe il centosessantaduesimo cronista a perdere la vita dall’inizio del conflitto innescato dall’attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre. L’esercito israeliano, da parte sua, ha riferito in un comunicato di aver “effettuato operazioni selettive contro molteplici strutture militari” nel centro della Striscia dove erano stati rinvenuti “vari tipi di armi” e di aver scoperto nuove “infrastrutture terroristiche” nell’area di Rafah, a Sud del territorio palestinese, dove sarebbe stata eliminata una “cellula armata” che aveva affrontato le truppe di Tel Aviv

Netanyahu vedrà Biden martedì a Washington

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu incontrerà il presidente statunitense Joe Biden martedì a Washington: lo ha fatto sapere il suo ufficio spiegando che Netanyahu partirà per gli Usa domani mattina. In un primo momento era stato stabilito che il premier partisse stasera e che l’incontro con Biden si tenesse lunedì

L’Iran condanna l’attacco israeliano a Hodeida

Teheran ha condannato gli attacchi di ieri delle forze israeliane contro la città portuale yemenita di Hodeida, sul Mar Rosso, avvenuti all’indomani dell’attacco con droni su Tel Aviv da parte degli Houthi sostenuti dall’Iran. “Finché continua l’aggressione del regime sionista in Palestina, soprattutto a Gaza, la pace non tornerà nella regione”, ha detto il portavoce del ministero degli Esteri Nasser Kanani, avvertendo del pericolo di inasprimento della tensione a Gaza e di espansione della guerra nella regione “come risultato del pericoloso avventurismo degli israeliani”. “Il regime sionista e i suoi sostenitori, compresi gli Stati Uniti, sono responsabili di qualsiasi conseguenza pericolosa e imprevedibile della continuazione dei crimini dei sionisti a Gaza e degli attacchi avventuristici del regime allo Yemen”, ha sottolineato, citato dall’Irna

Due ministri di Israele non hanno votato il raid sullo

Due membri del gabinetto di sicurezza israeliano – il ministro delle Finanze, Bezalel Smotrich, e il ministro della Giustizia, Yariv Levin – non hanno partecipato al voto che ha dato il via libera al raid sullo Yemen, lamentando di essere stati convocati con appena 45 minuti di preavviso, senza avere quindi il tempo di discutere la rappresaglia contro l’attacco missilistico Houthi che aveva causato un morto a Tel Aviv. Lo riferisce l’emittente israeliana Canale 12 Yemen

Idf: “Colpiti depositi di armi nel Sud del Libano”

Durante la notte, le forze di difesa israeliane hanno colpito due strutture utilizzate come deposito di armi di Hezbollah nel sud del Libano. Lo riferisce Idf, le Forze di difesa israeliane, sul proprio canale Telegram. Le strutture colpite, secondo quanto spiegato da Idf, contenevano razzi e armi aggiuntive

Sorgente: Guerra Israele – Hamas, le news di oggi in diretta | Attacco sullo Yemen, atteso l’incontro Biden-Netanyahu – la Repubblica


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