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Al via il secondo turno delle elezioni francesi. Schieramento massiccio di forze dell’ordine per contenere eventuali reazioni. Un’affluenza mai così alta dal 1981

La Francia torna alle urne (si vota fino alle 20) a una settimana dalla vittoria del Rassemblement National (Rn) di Marine Le Pen e del suo alleato Eric Ciotti che hanno ottenuto il 33,1 per cento delle preferenze. Sono 501 i seggi ancora da assegnare, su 577 totali. L’estrema destra è alla ricerca di una maggioranza assoluta che – visti gli accordi di desistenza tra i centristi di Macron e la sinistra – gli analisti ritengono difficile, aprendo anche uno scenario di ingovernabilità.

 

 

Punti chiave

  • L’affluenza si conferma record: alle 17 è 59,71%

  • L’affluenza è più forte dove Rn ha ottenuto i migliori risultati al primo turno

  • Primi instant poll: Rn 205-225 seggi, fronte sinistra 190-210, Ensemble 140-160

  • Affluenza record alle 12 in Francia, mai così alta dal 1981

  • La Francia al voto, Lavrov: “Al ballottaggio manipolata volontà degli elettori”

  • Urne aperte in Francia per il secondo turno

Leader verdi su rischio manifestazioni nazionaliste: “Estremamente preoccupata”

“Sono estremamente preoccupata per questa sera. Vigiliamo tutti insieme. Sempre”. Ad affermarlo in un post su ‘X’ è la segretaria nazionale di Europe Ecologie Les Verts, Marine Tondelier dopo l’annuncio sui sociali di manifestazioni previste da gruppi nazionalisti. “La nostra solidarietà deve essere totale con tutti quelli a cui queste minacce dei violenti mirano, molto esplicitamente”, sottolinea Tondelier.

Fonti media: “Al momento non previsto intervento di Macron sui risultati del voto”

Nessun intervento pubblico all’orizzonte stasera da parte del presidente francese Emmanuel Macron. Secondo fonti vicine al capo di Stato citate dai media francesi, “fino a questo momento non è previsto nessun intervento” sui risultati del secondo turno delle legislative anticipate. Resta confermato invece alle 18,30, dunque un’ora e mezza prima della chiusura dei seggi, il vertice tra Macron, il primo ministro Gabriel Attal e i leader dell’attuale maggioranza.

Affluenza alla chiusura stimata intorno al 67 per cento

L’affluenza alle urne per il voto al secondo turno delle elezioni legislative francesi si dovrebbe attestare a chiusura dei seggi tra il 67,10% e il 67,5%. È quanto stimano i sondaggi citati dai media francesi. Secondo una proiezione di Elabe per l’emittente Bfmtv-La Tribune alle 20 di stasera la partecipazione elettorale arriverebbe al 67,10%, leggermente superiore al 66,70% del primo turno il 30 giugno. Secondo l’Ifop, citato dal sito de Le Figaro, l’affluenza raggiungerà il 67,5%, 0,8 punti in più rispetto alla scorsa settimana, e livello record dalle legislative del 1997.

L’affluenza si conferma record: alle 17 è 59,71%

L’affluenza al ballottaggio delle legislative in Francia si conferma a livelli record: secondo i dati del ministero dell’Interno, alle 17 ha votato il 59,71% degli aventi diritto, contro il 59,39% di una settimana fa alla stessa ora.

 

 

 

Vetrine rinforzate sugli Champs-Elysées per timori di scontri e manifestazioni violente

I commercianti degli Champs-Elysées hanno protetto le vetrine dei negozi con dei pannelli di legno e chiodi. Delle grandi inferriate sono state montate fuori da alcuni negozi di alta moda.

 

(reuters)

 

Gozi (Renew Europe) su Lavrov: “Faccia tosta che proprio lui parli di democrazia”

“Con una incredibile faccia tosta Lavrov, ministro di un paese dove non vi sono più democrazia e libertà, sostiene che il secondo turno sia stato fatto per manipolare gli elettori. Forse è solo preoccupato per il destino dei suoi alleati a Parigi? È la democrazia, che a voi manca”. Lo scrive su x l’eurodeputato Sandro Gozi, segretario generale del partito democratico europeo e membro della presidenza di Renew Europe.

L’ultimo murale di TvBoy sulle elezioni: Trump e Le Pen come Dart Fener

 

L’affluenza è più forte dove Rn ha ottenuto i migliori risultati al primo turno

L’analisi de Le Grand Continent sui dati del Ministero dell’Interno sulla affluenza alle urne rivela che la partecipazione è più alta nei dipartimenti in cui il partito di Marine Le Pen è andato meglio nel primo turno. Mentre è più bassa dove il 30 giugno si sono affermati i partiti di sinistra

 

 

Per la prima volta dal 1986, la Nuova Caledonia invia un separatista all’Assemblea

Eletto con il 57,01% dei suffragi nella seconda circoscrizione elettorale della Nuova Caledonia, Emmanuel Tjibaou entrerà nell’emiciclo francese. Figlio dell’emblematico leader del partito Front de Liberation Nationale Kanak Socialiste Jean-Marie Tjibaou assassinato nel 1989, è diventato il primo deputato indipendentista eletto dal 1986.

 

(afp)

 

Katz: “Rispettiamo la democrazia francese e ci aspettiamo rispetto per quella israeliana”

“Auguriamo al popolo francese il successo delle elezioni di oggi. Lo Stato di Israele non è coinvolto nelle elezioni e rispetta la democrazia francese, come ci aspettiamo sempre che altri paesi rispettino la democrazia israeliana. Manterremo legami amichevoli tra le nostre nazioni e continueremo a lavorare insieme per affrontare le numerose sfide condivise che incontriamo”. A scriverlo su X nel giorno del ballottaggio delle legislative in Francia è il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz.

Eric Ciotti ha votato a Nizza

Il presidente del partito di destra Les Republicains Eric Ciotti ha votato per il secondo turno a Nizza.

 

 

(afp)

 

Emmanuel e Brigitte Macron alle urne, il presidente seguirà i risultati all’Eliseo

Il presidente francese Emmanuel Macron ha votato poco prima delle 12.30 a Le Touquet, nella quarta circoscrizione elettorale del Pas-de-Calais, dove il candidato del Rassemblement national (RN) Benoît Dolle è arrivato primo al primo turno con il 42,3% dei voti davanti al candidato del campo presidenziale Philippe Fait (30,6%). Macron tornerà poi a Parigi e all’Eliseo intorno alle 18 per seguire la serata elettorale, ha appreso BFMTV. È possibile un intervento del Capo dello Stato a seguito dei risultati.

 

La Francia al voto, Fitto: “Se ci sarà coabitazione ne vedremo delle belle”

“Aspettiamo il risultato elettorale in Francia per capire l’esito e le conseguenze. Detto questo c’è un dibattito in corso in Francia che chiama in causa l’interpretazione della Costituzione e che, in caso di coabitazione, va valutato se l’indicazione di un commissario spetti al presidente della Repubblica o al governo francese. Se coabitazione sarà, ne vedremo delle belle”. Così il ministro per gli Affari europei, Raffaele Fitto, parlando degli effetti sull’Italia e sulle trattative per le nomine europee dopo i ballottaggi in Francia, dal palco di ‘Forum in masseria’ in corso a Manduria.

Primi instant poll: Rn 205-225 seggi, fronte sinistra 190-210, Ensemble 140-160

Nessuna maggioranza assoluta per il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella. Stando ai primissimi instant poll a urne aperte che arrivano dagli istituti di sondaggi francesi, al secondo turno delle elezioni legislative in Francia, la destra di Le Pen e Bardella dovrebbe fermarsi complessivamente tra i 205 e i 225 seggi all’Assemblea Nazionale di Parigi. La maggioranza assoluta è di 289 seggi su un totale di 577. Il Nuovo fronte popolare di sinistra, grazie alla desistenza in molti collegi elettorali con Ensemble del presidente Emmanuel Macron, viene accreditato tra 190 e 210 seggi, mentre il partito del presidente si dovrebbe fermare tra 140 e 160.

Francia, l’incoraggiamento social di Salvini: “Avanti tutta Le Pen e Bardella!’

“Avanti tutta, Marine e Jordan!”. È il messaggio di incoraggiamento sui social del vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini, indirizzato ai leader del Rassemblement National Marine Le Pen e Jordan Bardella, nella giornata del secondo turno delle elezioni legislative in Francia

 

 

 

Affluenza record alle 12 in Francia, mai così alta dal 1981

L’affluenza è di nuovo record al ballottaggio delle legislative in Francia: 26,63% a mezzogiorno, secondo i dati del ministero dell’Interno. Era stata del 25,90 alla stessa ora del primo turno. Era dal 1981 che non c’era un dato così elevato.

 

 

I timori per gli scontri in piazza: l’Interno schiera 30mila poliziotti

Nell’immediato del dopo voto il ministero degli Interni francese teme disordini e problemi di ordine pubblico, soprattutto per quanto riguarda Paridi e dintorni. Ed è per questo che per il secondo turno delle elezioni sono stati schierati 30mila poliziotti e gendarmi, di cui cinquemila nella capitale, temendo mobilitazioni d piazza soprattutto contro l’ascesa dell’estrema destra. Il ministro degli Interni Gerald Darmanin ha confermato 51 aggressioni fisiche o verbali contro candidati, squadre o tifosi in una campagna elettorale particolarmente tesa.

 

 

La Francia al voto, Lavrov: “Al ballottaggio manipolata volontà degli elettori”

Le elezioni legislative in Francia “non hanno molto le sembianze di una democrazia”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, secondo il quale il ballottaggio in corso è progettato per manipolare la volontà degli elettori. Lo riporta Ria Novosti.

Francia: Attal ha votato a Vanves dove è candidato, seguirà i risultati da Matignon

Il primo ministro francese Gabriel ha votato intorno alle 10 nel sobborgo parigino di Vanves, dove è candidato nella decima circoscrizione elettorale dell’Hauts-de-Seine. Il capo del governo al primo turno ha ottenuto il 43,85%, contro il 35,53% della candidata del Nuovo fronte popolare Cécile Soubelet, che affronta anche in questo secondo turno. Il primo ministro si recherà poi a Matignon per seguire i dati sull’affluenza e i primi risultati, secondo quanto ha appreso Bfmtv. Nelle elezioni legislative del 2022, Attal vinse al secondo turno con quasi il 60% dei voti.

 

(afp)

 

 

Le tappe dopo il voto: cosa può succedere

L’avvio della nuova legislatura è previsto per il 18 luglio, giorno in cui si svolgerà la prima sessione plenaria della nuova assemblea e sarà eletto, a scrutinio segreto, il nuovo presidente del Parlamento. Lo stesso giorno dovranno essere presentate le dichiarazioni politiche dei gruppi, la loro composizione e il nome del loro presidente. Sabato 20 luglio le commissioni si riuniranno per la prima volta ed eleggeranno i propri presidenti. I lavori proseguiranno per “un periodo di 15 giorni” dalla costituzione dell’Assemblea nazionale, come prevede l’articolo 12 della Costituzione. Si tratterebbe quindi di un cambio di programma rispetto a quello che prevedeva la sospensione dei lavori parlamentari il 12 luglio in vista dei Giochi Olimpici di Parigi, che inizieranno il 26. Se l’estrema destra non avrà la maggioranza assoluta, la Camera dovrà trovare nuovi equilibri.

 

FILE PHOTO: French President Emmanuel Macron waits for a bilateral meeting during the Global Forum for Vaccine Sovereignty and Innovation at the French Foreign Ministry, the Quai d'Orsay, in Paris, France, June 20, 2024. REUTERS/Dylan Martinez/Pool/File Photo
FILE PHOTO: French President Emmanuel Macron waits for a bilateral meeting during the Global Forum for Vaccine Sovereignty and Innovation at the French Foreign Ministry, the Quai d’Orsay, in Paris, France, June 20, 2024. REUTERS/Dylan Martinez/Pool/File Photo (reuters)

Macron ha chiarito che, al di là dell’esito del voto, non si dimetterà e inizierà quindi un periodo di ‘coabitazione’ che durerà almeno un anno insieme a un governo di coalizione, nel migliore dei casi. La Costituzione francese stabilisce, all’articolo 12, che non ci possa essere un nuovo scioglimento del Parlamento in un anno e l’Eliseo ha chiarito che Macron non intende ricorrere all’articolo 16 che prevede l’assunzione di poteri eccezionali per evitare un vuoto di potere.

Occhi puntati dei mercati sull’esito del voto di oggi

Riflettori puntati in Francia e in Europa per l’esito del secondo turno delle elezioni legislative domani. I mercati e le imprese guardano con preoccupazione alle potenziali alleanze che potrebbero nascere all’indomani del voto, tra un governo di destra, una coalizione con l’estrema sinistra o un possibile stallo.

 

 

“Siamo in una situazione di ‘Wait and see'”, spiega Pascal Cagni, dirigente del fondo di investimento C4 Industries aggiungendo che “dall’arrivo al potere del presidente Emmanuel Macron la Francia era ridiventato un paese attraente per gli investitori. Non bisognerebbe perdere in qualche mese quello che abbiamo messo 7 anni a costruire”. “L’instabilità politica può perturbare il finanziamento e la continuità delle attività, rendendo la Francia meno attraente. Gli investitori preferiscono le condizioni prevedibili e stabili”, osserva Antoine Moyroud, partner a Lightspeed Venture Partners sempre al quotidiano francese. Ma anche le pmi francesi sono particolarmente preoccupate. Secondo un sondaggio pubblicato dal quotidiano economico francese ‘Les Echos’ il 27 giugno il 35% dei 1.066 dirigenti delle pmi e delle piccole aziende considera la stabilità politica come prioritaria e il 47% teme un calo dell’attività nei prossimi mesi.

La situazione del secondo turno: 501 seggi da assegnare

Sono 501 i seggi ancora da decidere tramite ballottaggio, mentre settantasei deputati sono già stati eletti: 39 sono rappresentanti di Rn e dei suoi alleati. Quasi un quinto saranno sfide a tre, i cosidetti triangolari, mentre ben 409 seggi saranno decisi in una sfida uno contro uno. Sono 224 i candidati che si sono ritirati dopo essere arrivati terzi, 130 del Nouveau Front populaire (Nfp) di sinistra e 82 del partito Ensemble del presidente francese Emmanuel Macron, con l’obiettivo di cercare di impedire la vittoria del Rassemblement National. E’ la desistenza.

Come è andato il primo turno? La mappa

 

 

 

Com’è andato il primo turno? Le percentuali

 

 

 

Urne aperte in Francia per il secondo turno

Si vota fino alle ore 18 in gran parte del Paese e fino alle 20 nelle grandi città.

Sorgente: I risultati delle elezioni in Francia | Affluenza al ballottaggio al 59,71% – la Repubblica


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