Il Parlamento Europeo vota per bombardare la Russia fino alla “vittoria dell’Ucraina”
di Luciano Lago
Non poteva non distinguersi il nuovo Parlamento Europeo per essere totalmente al servizio degli interessi dell’Impero USA in Europa.
La mozione per le armi all’Ucraina e la rimozione di ogni limitazione all’utilizzo di queste sul territorio russo è stata votata a grande maggioranza dal Parlamento europeo con l’apporto decisivo della rappresentanza italiana. Tutti compatti dal PD a FdI e FI con l’eccezione della Lega e di 5 Stelle.
La mozione è passata con 495 voti a favore, 137 contrari, e 47 astenuti senza alcun riferimento ad accordi negoziali o altro. A poco servono i “distinguo” del ministro degli esteri Tajani sull’uso delle armi per quanto riguarda la posizione del governo italiano sulle armi.
Vista la posizione dei politici europei della UE, sarà quindi inevitabile un grande conflitto in Europa quando la Russia reagirà (e questo è sicuro) ai bombardamenti sul suo territorio. Ne portano la responsabilità tutti coloro che hanno votato a grande maggioranza la mozione ed hanno appoggiato l’escalation dell’invio sempre più massiccio di armi alla giunta banderista di Kiev.
Come se non bastasse, è stata espressa una censura nei confronti del premier ungherese Viktor Orban, l’unico che ha cercato di intrecciare una iniziativa diplomatica di dialogo tra le parti in conflitto con i suoi viaggi a Kiev, a Mosca ed a Washington per trovare una possibile intesa sull’avvio di negoziati.
“Orban non rappresenta la UE, chi lo ha autorizzato”, hanno messo in evidenza gli euroburocrati della UE, furiosi con il premier ungherese per essersi mosso questi di sua iniziativa. Iniziative che mai prenderebbero gli altri leader europei senza prima avere il sostegno di Washington e della lobby che guida la politica europea.
Inevitabile quindi che tutti voteranno compatti anche per confermare l’incarico alla presidente della Commissione Europea Von der Leyen, l’agente palese degli USA e di Israele in Europa che ha sempre avallato tutte le guerre ed i genocidi commessi da queste entità, oltre a servire gli interessi delle multinazionali e delle lobby di riferimento.
Tutte le chiacchiere sulla pace e sulla convivenza pacifica in Europa sono state sotterrate dalla “libidine di servilismo” manifestata verso gli anglo Statunitensi e dall’attacco di russofobia da cui sono affetti una buona parte dei leaders europei, con poche eccezioni che si differenziano a proprio rischio e pericolo. Vedi lo slovacco Robert Fico che, per la sua contrarietà all’invio di armi all’Ucraina, è stato oggetto di un attacco ravvicinato a colpi di pistola.
Il clima in Europa è quello di un sistema totalitario a senso unico che non tollera la dissidenza e ci sono molti segnali di questo.
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