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Nicolás Maduro riletto presidente del Venezuela con il 51,2% dei voti

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Con il 51,20% dei voti, il presidente del Venezuela e candidato del Gran Polo Patriottico, Nicolás Maduro, è stato rieletto nelle elezioni presidenziali di ieri, svoltesi, secondo quanto comunicato dal Consiglio Nazionale Elettorale (CNE), in un clima di pace e serenità in tutto il paese.

Il presidente dell’organo elettorale del Venezuela, Elvis Amoroso, ha precisato che finora è stato scrutinato l’80% dei seggi installati e ha aggiunto che il livello di partecipazione è pari al 59% delle liste elettorali. Lo riporta Telesur.

Con una tendenza irreversibile, il presidente del CNE ha indicato che il candidato Nicolás Maduro ha ricevuto finora 5 milioni 150.092 voti (51,20%) in un’elezione che è passata senza incidenti. Il secondo candidato più votato è stato Edmundo González con 4.445.978 voti, il 44,2%. Gli altri otto candidati che hanno partecipato hanno ricevuto complessivamente 462.704 voti, pari al 4,6% dei voti espressi.

Un totale di 21.620.705 elettori venezuelani nel Paese e 228.000 elettori residenti all’estero hanno potuto esercitare il loro diritto di voto in oltre 15.000 centri elttorali in tutto il Paese.

Maduro ha iniziato il suo attivismo politico negli anni ’80 con la Lega socialista, ma è stato il suo lavoro come autista della metropolitana di Caracas (1991-1998) a segnare l’inizio della sua lotta per i diritti dei lavoratori. In questo periodo ha fondato il Sindacato della metropolitana di Caracas (SITRAMECA), dimostrando le sue capacità di leadership e di organizzazione. L’incontro con il Comandante Hugo Chávez nel 1993 rappresenta una svolta nella sua carriera. Maduro divenne un fervente sostenitore di Chávez, aderendo al Movimento rivoluzionario bolivariano 200 (MBR-200) e successivamente al Movimento della Quinta Repubblica (MVR). La sua ascesa nella politica venezuelana è stata rapida: nel 1999 è stato eletto deputato e ha partecipato all’Assemblea nazionale costituente che ha redatto la nuova Costituzione della Repubblica Bolivariana del Venezuela, approvata dalla volontà popolare.

Tra il 2000 e il 2006, Nicolás Maduro ha ricoperto diversi ruoli all’interno dell’Assemblea nazionale, tra cui la presidenza del parlamento. La sua esperienza legislativa ha riguardato commissioni chiave come Sviluppo sociale integrale e Finanze, preparandolo a ruoli più ampi nel governo.

Chávez ha riconosciuto il potenziale di Maduro, nominandolo Ministro degli Esteri nel 2006, dove ha svolto un ruolo centrale nel tentativo di costruire un mondo multipolare, promuovere l’integrazione latinoamericana e costruire la pace. Nel 2012 è diventato vicepresidente. La fiducia di Chávez in Maduro è stata evidente quando lo ha nominato suo successore prima del suo ultimo intervento chirurgico.

Dopo la morte del Comandante Hugo Chávez nel 2013, Nicolás Maduro ha vinto le elezioni presidenziali con uno stretto margine. La sua presidenza è stata segnata da sfide significative, tra cui l’imposizione di sanzioni da parte del governo statunitense e dell’Unione Europea, che ha innescato una crisi economica senza precedenti e molteplici pressioni internazionali. Tuttavia, ha mantenuto il sostegno di una base fedele, attuando programmi come il “governo di strada” per mantenere un legame con i suoi sostenitori.

Sorgente: Nicolás Maduro riletto presidente del Venezuela con il 51,2% dei voti – IN PRIMO PIANO – L’Antidiplomatico


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