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In tutto sono 29 gli indagati. Riconosciuta l’aggravante di odio e discriminazione razziale

di Enrico Ferro

L’estrema destra di Verona con la sua violenza, la sua sopraffazione. “Persone incapaci di contenere i propri impulsi e veicolare le proprie idee in modo pacifico”, questo emerge dagli atti della Digos. Pestaggi, regolamenti di conti, agguati, trasferte con le frange più pericolose del tifo. “Traevano dal gruppo di appartenenza incitamento e approvazione, mostrando di considerare il ricorso alla violenza una modalità di affermazione delle proprie idee e di sopraffazione sull’avversario”, e così li definisce il giudice, che ha dato esecuzione a 7 misure cautelari degli arresti domiciliari nei confronti di sei veronesi e di un trentino, di età compresa tra i 19 e i 27 anni, nell’ambito di un’indagine che vede coinvolte complessivamente 29 persone.

I reati

I reati contestati sono: lesioni, violenza privata, minacce, danneggiamento pluriaggravati e porto di oggetti atti ad offendere. Ci sono esponenti della curva dell’Hellas e del gruppo North Side del Chievo ma il grande collante che tiene tutto insieme è uno: CasaPound. Questo è il gruppo neofascista a cui la maggior parte di questi individui facevano riferimento. Magari nella fede calcistica potevano anche risultare divisi ma poi l’ideologia politica li riuniva tutti sotto il simbolo della tartaruga stilizzata.

“Un quadro di pericolosità tale da poter ritenere la possibile reiterazione di ulteriori reati della stessa specie”, sintetizza il giudice.

Gli episodi più gravi

Tra gli episodi più significativi ci sono l’aggressione in via Mazzini nei confronti di un giovane impegnato nella campagna sociale di “lotta alle baby gang” (gennaio 2022) ma anche le violenze commesse ai danni di alcuni tifosi marocchini in Corso Porta Nuova nelle fasi finali del campionato di calcio in Qatar (dicembre 2022) e l’agguato messo in atto nel corso della “Festa in Rosso” a Quinzano (luglio 2023), quando con bastoni e cinghie fecero irruzione alla sagra sfasciando tutto.

Odio e discriminazione razziale

Per alcune di queste azioni violente, come nell’episodio contro i tifosi marocchini, il giudice ha riconosciuto l’aggravante della finalità dell’odio e della discriminazione razziale. In quella circostanza rimasero coinvolti diversi giovani marocchini, con lesioni e danneggiamenti alle vetture sulle quali avevano deciso di fare i caroselli dopo la vittoria del Marocco.

A Quinzano, invece, alla Festa in Rosso, dopo l’esplosione di un rudimentale ordigno, vennero aggrediti i partecipanti alla festa con bastoni e bottiglie.

Due degli arrestati, più recentemente, sono stati identificati tra i 67 tifosi italiani che lo scorso 15 giugno a Dortmund, prima della partita Italia – Albania del Campionato europeo “Euro 2024”, sono stati intercettati dalle autorità tedesche, poco prima di aggredire un gruppo di supporter albanesi. Nel corso del controllo vennero trovati numerosi passamontagna e bombe carta. Uno dei due veronesi fermati in Germania, tra l’altro, risulta anche destinatario di un Daspo internazionale: ha quindi violato la misura di prevenzione del questore.

“Totale sprezzo per le guardie”

Nella misura cautelare il Gip ha voluto sottolineare come molti degli indagati abbiano continuato con le violenze nonostante fossero già stati denunciati o destinatari di provvedimenti da parte della Questura, facendo emergere “totale sprezzo per le guardie”, il gergo con cui loro definiscono i poliziotti.

“Pericolosità sociale”

Il giudice parla di “pericolosità sociale” e per questo ha concesso gli arresti domiciliari. “E’ un’operazione importante per riaffermare principi di legalità volti a stroncare azioni di violenza e prevaricazione aggravate dall’odio etnico e rese più odiose dalla vigliacca modalità del branco”, commenta il questore di Verona Roberto Massucci. “Per questo motivo, le nostre attività di monitoraggio ed intelligence proseguono e proseguiranno in quegli ambiti caratterizzati da estremismi di qualsiasi natura e da dinamiche da stadio che riguardano contesti ultras dell’intera provincia veronese. Ci accingiamo ad affrontare una stagione calcistica straordinariamente importante per il numero di squadre impegnate in campionati professionistici con dinamiche di ordine pubblico che affronteremo con il massimo impegno, al fine di garantire il pieno rispetto della legalità”.

 

Sorgente: Verona, arrestati sette estremisti di destra per violenze e minacce – la Repubblica


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