Giornalista e cameraman di Al Jazeera uccisi in un attacco israeliano a Gaza| Al Jazeera
Il giornalista di Al Jazeera Arabic Ismail al-Ghoul e il suo cameraman Rami al-Rifi sono stati uccisi in un attacco aereo israeliano sulla Striscia di Gaza.
Secondo le prime informazioni, i giornalisti sono rimasti uccisi mercoledì quando la loro auto è stata investita nel campo profughi di Shati, a ovest della città di Gaza.
Si trovavano nella zona per riferire da vicino alla casa di Gaza di Ismail Haniyeh, il leader politico di Hamas assassinato nelle prime ore di mercoledì nella capitale iraniana Teheran, in un attacco che il gruppo ha attribuito a Israele.
Anas al-Sharif di Al Jazeera, in collegamento da Gaza, si trovava nell’ospedale dove sono stati trasportati i corpi dei suoi due colleghi.
“Ismail stava trasmettendo la sofferenza dei palestinesi sfollati e la sofferenza dei feriti e i massacri commessi dall’occupazione [israeliana] contro la popolazione innocente di Gaza”, ha detto.
“La sensazione: non ci sono parole che possano descrivere ciò che è successo.”
Ismail e Rami indossavano giubbotti antiproiettile e c’erano cartelli identificativi sulla loro auto quando sono stati attaccati. L’ultima volta che avevano contattato la redazione erano 15 minuti prima dello sciopero.
Durante la chiamata, avevano segnalato un attacco a una casa vicino a dove stavano segnalando e gli era stato detto di andarsene immediatamente. Lo fecero e stavano viaggiando verso l’ospedale arabo Al-Ahli quando furono uccisi.
Non c’è stato alcun commento immediato da parte di Israele, che in precedenza aveva negato di aver preso di mira i giornalisti nella sua guerra di 10 mesi a Gaza, nella quale sono morte almeno 39.445 persone, la maggior parte delle quali erano bambini e donne.
In una dichiarazione, Al Jazeera Media Network ha definito gli omicidi un “assassinio mirato” da parte delle forze israeliane e si è impegnato a “intraprendere tutte le azioni legali per perseguire gli autori di questi crimini”.
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