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IO SONO GALERA – la mia canzone più bella più dura e di denuncia della scandalosa situazione del carcere italiano, sovraffolato in modo disumano e indecente, violento e torturatore, privo di spirito di rieducazione come da Costituzione, regno della sofferenza bollente, dei suicidi di massa, della disperazione senza speranza. Carcere che saccheggia al 90% una fetta piccolissima della popolazione 6 milioni che vive sotto al soglia di povertà: C’ è un’ Autostrada per il carcere, destino segnato dalla nascita, bollato coi timbri della miseria violenta, dell’esclusione, dell’emarginazione. Poi la devianza poi la cattura e il carcere che riverbera l’esclusione. Poi la recidiva. Poi ancora il carcere. Di padre in figlio. Per sempre. Fabbrica di reclusione violenta per emarginati poverissimi e semianalfabeti. I ricchi e i laureati sono mosche bianche in galera. La mia canzone molto lunga per la complessità del tema denuncia tutto questo. GUARDATEMI BENE IO SONO GALERA.


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