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Le notizie di lunedì 30 settembre sul conflitto tra Israele e Hamas e sulla minaccia di guerra con Hezbollah, in Libano, e con Teheran, in diretta. Il Pentagono invia altri soldati in Medio Oriente

  • È il 359° giorno di guerra: secondo Hamas il bilancio delle vittime nella Striscia di Gaza sale a 41.615 e si contano 96.359 feriti.
  • Il presidente della Siria: «Il martirio di Nasrallah non indebolisce la resistenza» 
  • Hezbollah conferma la morte di Nasrallah. Biden: «La sua morte rende giustizia a migliaia di vittime». Kamala Harris: «Aveva le mani sporche di sangue americano» 
  • Usa, senatore Kelly: «Israele ha usato bomba guidata Usa per uccidere Nasrallah»

tutti i video cliccando il link in fondo all’articolo

 |  30 Settembre

Il Pentagono invia altri soldati in Medio Oriente

Il Pentagono ha annunciato l’invio di «poche migliaia» di truppe in Medio Oriente per rafforzare la sicurezza ed essere pronti a difendere Israele se necessario. La vice portavoce del dipartimento della Difesa Sabrina Singh ha precisato che si tratterà per la maggior parte di più squadroni di aerei da caccia. «I jet saranno lì per la protezione delle forze statunitensi», ha aggiunto.

 |  30 Settembre

Si radunano i mezzi militari di Israele, l’esercito è in allerta

Carri armati israeliani al confine con il Libano

Carri armati israeliani al confine con il Libano
 |  30 Settembre

Hezbollah prepara la resistenza nei tunnel del sud

Una vera e propria città sottoterra, con tunnel ampi quanto gallerie ferroviarie illuminati a giorno e collegati direttamente con le rampe di lancio di missili balistici a media e lunga gittata puntati contro Israele, si snoda sotto la superficie del sud del Libano, lì dove i jet israeliani fanno da mesi terra bruciata. Gli Hezbollah libanesi assicurano di essere pronti a resistere con ogni mezzo all’invasore israeliano. E ribadiscono di avere a disposizione una fitta rete di cunicoli e bunker sotterranei rimasti intatti nonostante gli intensi e incessanti bombardamenti a tappeto di Israele.

 |  30 Settembre

Biden: «Operazione Libano? Sono preoccupato, serve cessate il fuoco adesso»

 |  30 Settembre

Baerbock: «Nasrallah era un terrorista e un assassino»

Dopo aver avvertito dei rischi di un’escalation della situazione in Medioriente in seguito all’uccisione di Hassan Nasrallah, la ministra degli Esteri tedesca, Annalena Baerbock, ha etichettato il leader di Hezbollah come un terrorista. «Nasrallah era un terrorista e un assassino», ha detto Baerbock a margine del congresso del gruppo parlamentare dei Verdi a Berlino, come riporta Handelsblatt. Domenica Baerbock ha descritto la situazione in Medioriente dopo l’uccisione di Nasrallah come «estremamente pericolosa» ed ha espresso chiare critiche all’azione di Israele: «C’è il rischio di destabilizzazione dell’intero Libano. E questo non va assolutamente nell’interesse della sicurezza di Israele», ha dichiarato Baerbock durante un’intervista all’Ard.

 |  30 Settembre

Francia: «Israele si astenga da operazione terrestre in Libano»

La Francia ha esortato il Libano ad «astenersi» da effettuare un’operazione terrestre in Libano. Lo ha detto il ministro degli Esteri francese Jean-Noel Barrot in conferenza stampa a Beirut. Il responsabile della diplomazia francese ha esortato sia Israele che Hezbollah ha «cogliere subito» la proposta di cessate il fuoco portata da Emmanuel Macron all’Onu.

 |  30 Settembre

Gallant: Presto inizierà la prossima fase della guerra contro Hezbollah

 |  30 Settembre

Israele informa Usa di un’imminente azione limitata in Libano

Israele avrebbe informato gli Stati Uniti che sta pianificando un’operazione di terra limitata in Libano che potrebbe iniziare immediatamente. Lo riferisce il Washington Post citando un funzionario americano.

 |  30 Settembre

Soldi da un conto israeliano verso le società coinvolte nell’acquisto dei cercapersone esplosi in Libano: la pista svelata dai media norvegesi

(di Guido Olimpio) Spunta una nuova traccia nell’operazione cercapersone: gli investigatori hanno scoperto i possibili finanziamenti da un conto bancario israeliano alle società coinvolte nell’acquisto degli apparati destinati all’Hezbollah. Sviluppi svelati dal quotidiano norvegese VG.

Le società coinvolte e la banca israeliana
Questi i passaggi di una vicenda iniziata, nella primavera del 2022, con l’apertura di due ditte, la BAC a Budapest, gestita dalla italo-ungherese Cristiana Barsony Arcidiacono, e la Norta LDT diretta dal norvegese d’origine indiana Rinson Jose, con ufficio di facciata a Sofia, Bulgaria. La prima contatta la Apollo Gold a Taiwan ed ottiene la licenza di produzione, ma i sistemi saranno messi a punto da qualche altra parte. Al momento non è chiaro dove.

Qui, l’articolo completo

 |  30 Settembre

Libano, «almeno 125 morti da ieri mattina»

Almeno 125 persone sono state uccise in attacchi israeliani in Libano da domenica mattina. Questi i dati ufficiali che arrivano dal Paese dei Cedri, rilanciati dall’agenzia Dpa. Almeno 45 persone rimaste uccise e 70 feriti nel raid israeliano che ieri ha colpito Ain El Delb, nella zona di Sidone, nel sud del Libano, hanno denunciato le autorità libanesi. In un anno, dall’inizio delle ostilità tra Israele e gli Hezbollah libanesi, in Libano sarebbero morte più di 1.600 persone, compresi oltre 100 minori e circa 200 donne. Altre 8.400 persone sarebbero rimaste ferite. Anche oggi Hezbollah ha rivendicato attacchi contro una base militare israeliana e con missili contro la città di Safad, nel nord di Israele.

 |  30 Settembre

Netanyahu: successi storici ma ci attendono grandi sfide

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha aperto la riunione di governo affermando che Israele «è in guerra per la sua stessa esistenza» e che «stiamo facendo il lavoro che il popolo di Israele e generazioni di israeliani si aspettano che facciamo». Israele, ha aggiunto, sta vivendo «giorni di successi storici, ma anche grandi sfide che ci attendono ancora». Lo riporta Haaretz. Il premier israeliano ha ringraziato i cittadini di Israele «per essere rimasti fermi» e ha detto che «se uniamo le forze e andiamo mano nella mano, sconfiggeremo i nostri nemici».

 |  30 Settembre

Cnn:  Usa confermano «raid mirati» Israele in territorio Libano

Fonti dell’amministrazione Usa confermano che questa mattina le forze israeliane hanno condotto operazioni speciali in territorio libanese, nei pressi del confine tra Israele e Libano. I raid, ha detto un funzionario alla Cnn, sono stati «molto precisi, molto mirati, molto piccoli» con l’obiettivo di colpire specificatamente le capacità di Hezbollah. Al momento, gli Usa non considerano i raid israeliani come un’incursione di terra, anche se continuano a prepararsi attentamente alla possibilità di un’operazione di terra limitata che potrebbe verificarsi nei prossimi giorni.

 |  30 Settembre

Servizi Israele: sventati sempre più tentativi di omicidi iraniani

Lo Shin Bet, i servizi di sicurezza interna israeliani, hanno avvertito oggi in un comunicato che l’Iran tenta sempre più di frequente di compiere omicidi in Israele. Recentemente, diversi complotti omicidi sono stati sventati, compresi alcuni in fasi molto avanzate, ha spiegato lo Shin Bet. “Nelle ultime settimane, lo Shin Bet ha rilevato un aumento significativo degli sforzi dell’Iran per portare avanti attacchi assassini contro obiettivi in Israele”, ha spiegato l’agenzia secondo cui l’Iran ha tentato di reclutare civili israeliani per danneggiare gli alti responsabili del Paese. Lo Shin Bet ha invitato il pubblico a segnalare qualsiasi attività sospetta.

 |  30 Settembre

Berlino, aereo militare per evacuare diplomatici in Libano

Il governo tedesco ha annunciato l’invio di un aereo militare per evacuare il personale diplomatico e le loro famiglie in Libano.

 |  30 Settembre

Media: primo raid israeliano nel nord del Libano

Un raid israeliano ha colpito, per la prima volta dall’inizio della guerra, il villaggio di Ainata al Arz, nel nord del Libano, tra i distretti di Bsharre e Baalbeck. Lo riferisce L’Orient Le Jour.

 |  30 Settembre

Idf, a Beirut ucciso comandante dell’unità razzi Hezbollah

L’esercito israeliano ha annunciato di aver ucciso il comandante dell’unità dei razzi a lungo raggio di Hezbollah, Eid Hassan Nazar, in un raid a Beirut. Secondo l’Idf, era «un comandante veterano dell’organizzazione e un centro di conoscenza nel campo dei razzi». Nel raid sono morti anche un comandante dell’unità dei missili di precisione, il suo vice, e altri comandanti dell’unità responsabile del lancio di missili nel centro di Israele la scorsa settimana, aggiunge l’Idf che ha colpito anche le riserve di missili di Hezbollah. Lo riporta Haaretz. Secondo quanto riportato da Times of Israel, l’attacco dell’Idf è avvenuto sabato scorso.

 |  30 Settembre

Houthi, abbattuto drone Usa MQ-9 Reaper

Il movimento yemenita filo-iraniano Houthi ha annunciato di aver abbattuto un drone MQ-9 Reaper di fabbricazione statunitense che sorvolava lo Yemen. Lo si apprende dall’emittente yemenita di proprietà degli Houthi con sede a Beirut «Al Masirah», secondo cui si tratta del quarto drone di questo modello a essere abbattuto dal gruppo filo-iraniano nel mese di settembre. Da novembre 2023, gli Houthi hanno sferrato diversi attacchi contro le navi commerciali e militari soprattutto nel Mar Rosso, nel Golfo di Aden e nel Mar Arabico, dirette o collegate in qualche modo a Israele in segno di «solidarietà nei confronti dei palestinesi della Striscia di Gaza». I continui attacchi del gruppo yemenita hanno spinto il segretario alla Difesa degli Stati Uniti, Lloyd Austin, a lanciare a dicembre scorso l’operazione multinazionale «Prosperity Guardian» finalizzata a proteggere la navigazione nel Mar Rosso. Inoltre, le forze statunitensi e britanniche hanno condotto significativi attacchi contro le postazioni degli Houthi in Yemen, con l’obiettivo di ridurre la capacità dei miliziani di attaccare le navi commerciali.

 |  30 Settembre

Blinken, il mondo è più sicuro senza Nasrallah

Il mondo è più sicuro dopo l’uccisione da parte di Israele del capo di Hezbollah Hassan Nasrallah. Lo dice il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, definendo Nasrallah un «terrorista brutale». «La regione, il mondo sono più sicuri senza di lui», aggiunge Blinken. Il segretario di Stato Usa ha ribadito la posizione di Washington e ha detto che, «la diplomazia rimane la migliore e unica via per raggiungere una maggiore stabilità in Medio Oriente»: gli Stati Uniti continueranno a lavorare «urgentemente» per garantire un cessate il fuoco tra Israele e il gruppo terroristico palestinese Hamas a Gaza, ha concluso.

 |  30 Settembre

Gaza, almeno 16 morti dall’alba di oggi

Almeno 16 persone sono morte nella Striscia di Gaza dalle prime ore di questa mattina. Lo affermano fonti mediche citate dalla tv satellitare al-Jazeera, mentre proseguono le operazioni militari israeliane contro Hamas scattate in risposta all’attacco del 7 ottobre dello scorso anno in Israele. Da quel giorno, secondo il ministero della Salute di Gaza che nel 2007 finì sotto il controllo di Hamas, nella Striscia si contano almeno 41.615 morti e oltre 96.300 feriti.

 |  30 Settembre

Comando Idf a truppe: «Restate vigili e seguite le istruzioni»

L’esercito israeliano è in allerta in tutto il Paese «per rafforzare la resilienza del fronte interno israeliano» ma anche al confine con il Libano dove ieri il comandante dell’Home Front Command, Rafi Milo, ha visitato le autorità locali nel nord. Durante la visita – informa l’Idf su Telegram – Milo ha sottolineato l’impegno dell’Idf nel «cambiare la situazione della sicurezza e nel riportare i residenti del nord di Israele alle loro case».

«Come parte degli sforzi per aumentare la prontezza, le unità dell’Home Front Command dell’Idf sono dispiegate in varie località del Paese per fornire una risposta immediata quando necessario», ha detto. «La nostra prontezza sul fronte interno si basa su tre componenti principali: difesa aerea, allerte e le vostre azioni come civili. La difesa aerea non è impenetrabile; ci sono delle lacune, come potete vedere anche qui. Pertanto, quando sentite un allarme, entrate immediatamente in uno spazio riparato. Se non avete accesso a uno spazio riparato, scegliete lo spazio più sicuro disponibile ed entraci: questo salva delle vite. Resta vigile, pronto e segui le istruzioni». L’ agenzia Epa mostra diverse immagini di soldati, carri armati e veicoli militari israeliani raccolti al confine con il Libano.

 |  30 Settembre

Netanyahu agli iraniani: libertà arriverà prima di quanto pensate

«Quando l’Iran sarà finalmente libero e quel momento arriverà molto prima di quanto la gente pensi, tutto sarà diverso. I nostri due popoli antichi, il popolo ebraico e il popolo persiano, saranno finalmente in pace». Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu si è rivolto così in un video ai cittadini iraniani affermando che «il popolo iraniano dovrebbe sapere che Israele è al vostro fianco». Lo riporta Haaretz. «Ogni giorno vedi un regime che ti soggioga, fa discorsi infuocati sulla difesa del Libano, sulla difesa di Gaza. Eppure ogni giorno quel regime fa sprofondare la nostra regione sempre più nell’oscurità e sempre più nella guerra», ha detto Netanyahu.

Netanyahu agli iraniani: «Israele è con voi, presto sarete liberi»

(LaPresse) Benjamin Netanyahu ha diffuso un messaggio video rivolto al popolo iraniano. "Ogni giorno vedete un regime che vi sottomette, fa discorsi infuocati sulla difesa del Libano, sulla difesa di Gaza. Eppure ogni giorno quel regime fa sprofondare la nostra regione nell'oscurità e nella guerra. Ogni giorno, i loro burattini vengono eliminati. Chiedete a Mohammed Deif, chiedete a Nasrallah. Non c'è nessun luogo in Medioriente che Israele non possa raggiungere. Non c'è luogo in cui non andremo per proteggere il nostro popolo e il nostro Paese. Ogni momento che passa, il regime vi sta portando più vicino all'abisso. La stragrande maggioranza degli iraniani sa che al regime non importa nulla di loro. Se gli importasse, se gli importasse di voi, smetterebbe di sprecare miliardi di dollari in guerre inutili in tutto il Medioriente. Inizierebbe a migliorare le vostre vite", dice il premier israeliano.
"Immaginate se tutto l'enorme denaro che il regime spreca in armi nucleari e guerre straniere fosse investito nell'istruzione dei vostri figli, nel miglioramento della vostra assistenza sanitaria, nella costruzione delle infrastrutture della vostra nazione, dell'acqua, delle fognature, di tutte le altre cose di cui avete bisogno. Immaginatevi questo. Ma sapete una cosa semplice: ai tiranni iraniani non interessa il vostro futuro. Ma a voi sì. Quando l'Iran sarà finalmente libero - e quel momento arriverà molto prima di quanto si pensi - tutto sarà diverso. I nostri due antichi popoli, quello ebraico e quello persiano, saranno finalmente in pace. I nostri due Paesi, Israele e Iran, saranno in pace", afferma ancora il leader di Tel Aviv. "Quando arriverà quel giorno, la rete di terrore che il regime ha costruito in cinque continenti sarà fallita, smantellata. L'Iran prospererà come mai prima d'ora. Investimenti globali. Turismo di massa. Brillante innovazione tecnologica basata sugli enormi talenti che esistono in Iran. Non vi sembra meglio di povertà, repressione e guerra senza fine? Da Qom a Esfahan, da Shiraz a Tabriz, ci sono decine di milioni di persone buone e rispettabili con migliaia di anni di storia alle spalle e un brillante futuro davanti a loro. Non lasciate che un piccolo gruppo di teocrati fanatici schiacci le vostre speranze e i vostri sogni. Voi meritate di meglio. I vostri figli meritano di meglio. Il mondo intero merita di meglio. So che non sostenete gli stupratori e gli assassini di Hamas e Hezbollah, ma i vostri leader lo fanno. Vi meritate di più. Il popolo iraniano dovrebbe sapere che Israele è al vostro fianco. Che possiamo conoscere insieme un futuro di prosperità e di pace". 
 |  30 Settembre

Ambasciatore Israele all’Ue: nostra vittoria è vittoria Europa

«La vittoria di Israele sarebbe la vittoria dell’Europa. Noi non siamo in guerra con il il Libano o il popolo libanese ma con Hezbollah, che ha preso in ostaggio il Libano». Lo ha detto l’ambasciatore Haim Regev, Capo della Missione di Israele presso l’Ue e la Nato, intervenendo alla conferenza organizzata dalla Europe Israel Press Association a Bruxelles. Parlando dei rapporti con l’Ue, Regev ha ricordato che Roberta Metsola e Ursula von der Leyen sono state tra le prime ad esprimere sostegno a Israele dopo il 7 ottobre e che questo supporto «non viene dimenticato». «Ma ci sono persone all’interno dell’Ue, o singoli paesi dell’Ue, che vogliono imporre la loro agenda al resto dell’Unione», ha aggiunto. «Siamo speranzosi per il prossimo ciclo istituzionale», ha detto ancora.

 |  30 Settembre

Usa avvertono Iran: se colpite risposta Israele sarà più forte

Gli Stati Uniti hanno avvertito l’Iran che in caso di attacco diretto contro Israele nei prossimi giorni, la risposta israeliana questa volta sarebbe più ampia e più forte di quella di aprile. Il messaggio americano è stato inviato tramite un paese terzo che ha relazioni diplomatiche con l’Iran, scrive Haaretz, e ha lo scopo di dissuadere la Repubblica islamica dall’intervenire direttamente nella guerra tra Israele e Hezbollah. «Gli iraniani hanno ricevuto il messaggio chiaro che gli Stati Uniti avrebbero trovato difficile frenare Israele se lo avessero attaccato direttamente una seconda volta entro sei mesi», ha detto ad Haaretz un diplomatico occidentale che ha visto il contenuto dell’avvertimento americano.

 |  30 Settembre

Libano, soldato ucciso al sud in raid Israele con droni

Un soldato libanese è stato ucciso in un attacco di droni israeliani mentre attraversava in moto un posto di blocco dell’esercito nella zona di Wazzani, nel Libano meridionale. Lo hanno riferito le forze armate del Paese dei Cedri.

 |  30 Settembre

Barrot a Beirut: Francia rimane accanto al Libano

«Esistono soluzioni diplomatiche: cessate il fuoco, rispetto del diritto internazionale e umanitario, attuazione della risoluzione 1701. La Francia rimane accanto al Libano». Lo scrive sul social X il ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, precisando di aver incontrato a Beirut diverse autorità libanesi come il primo ministro Najib Mikati, il presidente del Parlamento Nabih Berri, il patriarca maronita Bechara Boutros Rahi ed il capo dell’esercito Joseph Aoun.

 |  30 Settembre

Starmer: sosteniamo autodifesa Israele ma ora serve tregua

Il sostegno del Regno Unito al diritto di Israele all’autodifesa è «ferreo», ma solo un cessate il fuoco può ripristinare stabilità e sicurezza nella regione. Lo ha affermato un portavoce del premier britannico Keir Starmer. Londra ha esortato tutte le parti in conflitto a cercare la de-escalation e un cessate il fuoco, ribadendo che Israele ed Hezbollah dovrebbero fare un passo indietro.

 |  30 Settembre

Forze Israele in Libano da mesi in vista del possibile attacco

Le forze speciali israeliane stanno conducendo operazioni all’interno del Libano in vista di un potenziale assalto via terra. A riferirlo è Nbc News citando un funzionario israeliano secondo cui nel Libano del sud sono state avviate operazioni di piccole forze, progettate per raccogliere informazioni e sondare le posizioni di Hezbollah. Il funzionario ha precisato che tali operazioni sono in corso da mesi e non segnalano necessariamente l’imminente inizio di un assalto via terra. Tuttavia, secondo i funzionari israeliani, un’invasione via terra resta una possibilità. Israele ha spostato migliaia di truppe verso il confine in preparazione di una possibile azione.

 |  30 Settembre

Pezeshkian visita la sede di Hezbollah a Teheran

Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian è stato nell’ufficio di rappresentanza di Hezbollah a Teheran per esprimere formalmente le condoglianze per la morte, in un raid israeliano, del leader del movimento sciita libanese Hassan Nasrallah. Lo riporta l’agenzia iraniana Irna. «Il mondo deve sapere che il sangue del nobile martire Seyed Hassan Nasrallah e dei suoi compagni continuerà a ribollire e a opporsi all’oppressione e tirannia», ha dichiarato Pezeshkian che ha incontrato il capo dell’ufficio di Hezbollah, Abdullah Safiuddin. Ieri, è iniziata presso l’ufficio di Hezbollah a Teheran una cerimonia commemorativa per Nasrallah, che durerà tre giorni.

 |  30 Settembre

La prima dichiarazione ufficiale dopo l’uccisione di Nasrallah

Il numero due di Hezbollah: «Se Israele vuole l’invasione di terra, noi siamo pronti»

(LaPresse) Il numero due di Hezbollah, Naim Qassem, ha parlato per la prima volta dopo l'uccisione del segretario generale del movimento sciita libanese, Hassan Nasrallah, morto nel massiccio raid israeliano di venerdì scorso sulla periferia sud di Beirut. "Sappiamo che la battaglia può essere lunga. Siamo pronti se gli israeliani decidono di entrare via terra", ha affermato, "Sceglieremo un segretario generale il prima possibile. Non ci allontaneremo dalle nostre posizioni. La resistenza islamica continuerà a confrontarsi con il nemico israeliano, sostenendo Gaza e la Palestina, difendendo il Libano e il suo popolo", ha aggiunto Qassem.
 |  30 Settembre

Beirut: 6 soccorritori di Hezbollah uccisi in raid israeliano

Il ministero della Sanità libanese ha dichiarato che un attacco israeliano ha oggi ucciso sei soccorritori del Comitato sanitario islamico, affiliato a Hezbollah, nella Valle della Bekaa, nell’est del Paese. «Un attacco nemico al centro di protezione civile del Comitato sanitario islamico ha ucciso sei membri del personale di emergenza e ne ha feriti altri quattro» nella città di Sohmor, ha dichiarato il ministero in un comunicato, condannando «il fatto che Israele abbia preso di mira i servizi di soccorso».

 |  30 Settembre

Il videoracconto dell’inviata

(di Marta Serafini, inviata a Beirut) Appartengono ai vertici del Fronte popolare per la liberazione della Palestina tre delle quattro vittime del raid compiuto lunedì all’alba da Israele nel centro di Beirut.

Un attacco che dimostra come l’Idf stia aggiungendo nuovi target alla lista di obiettivi in Libano ​

Israele colpisce un palazzo in centro a Beirut, il videoracconto dell’inviata

Marta Serafini, inviata a Beirut
 |  30 Settembre

Media, Israele poteva uccidere Sinwar ma ha temuto per ostaggi

Israele avrebbe potuto uccidere il leader di Hamas, Yahya Sinwar, ma avrebbe deciso di non portare avanti l’operazione in quanto giudicata dall’Idf «troppo rischiosa» per la sorte degli ostaggi. Lo dice il canale israeliano N12 spiegando che l’esercito avrebbe ricevuto «una soffiata» sulla posizioni di Sinwar ma, allo stesso tempo, sarebbe stato fermato nell’operazione dal timore che alcuni ostaggi ancora nelle mani di Hamas sarebbero potuti essere usati come «scudi umani» dai miliziani.

 |  30 Settembre

Una giornalista palestinese uccisa in un raid a Gaza

La giornalista palestinese Wafa Aludaini è stata uccisa in un attacco israeliano a Deir Al-Balah nel centro della Striscia di Gaza insieme a suo marito e ai suoi due figli. Lo riferisce l’emittente al-Jazeera citando il governo della Striscia di Gaza. Salgono così a 174 i giornalisti palestinesi uccisi dall’inizio dell’offensiva militare israeliana il 7 ottobre. La Women Press Freedom ha ricordato Aludaini e condannato fermamente i continui bombardamenti di Gaza da parte di Israele, chiedendo un cessate il fuoco immediato.

 |  30 Settembre

Iran: «Non manderemo militari a Gaza o in Libano»

«L’Iran non invierà forze militari a Gaza o in Libano per combattere contro il regime sionista»: lo ha dichiarato il portavoce del ministero degli Esteri Nasser Kanani.

… continua clicando il link sotto riportato

Sorgente: Israele – Hamas, le notizie di oggi in diretta | Il vice capo di Hezbollah: «Pronti in caso di invasione di terra». Israele informa gli Stati Uniti di un’imminente azione limitata in Libano | Corriere.it


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