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di Vincenzo Brandi 

 

Mentre il folle criminale Netanyahu urlava all’Assemblea dell’ONU le sue tracotanti minacce, i bombardieri e i missili israeliani colpivano il Libano, distruggendo a Beirut interi quartieri e uccidendo il carismatico leader di Hezbollah, Nasrallah, insieme a centinaia di civili. Ciò avviene dopo la terribile mattanza di decine di migliaia di Palestinesi avvenuta a Gaza nell’ultimo anno, con la completa distruzione dei suoi centri abitati e delle sue infrastrutture (ospedali, scuole, centri di raccolta dei profughi), e dopo le violenze dei coloni e le uccisioni dell’esercito avvenute in Cisgiordania e l’azione terroristica in Libano con l’esplosione dei cercapersone e dei walkie-talkie. Il problema più rilevante per noi Occidentali, è che tutto questo avviene con la complicità dei governi e delle istituzioni statunitensi ed europee che vedono in Israele un alleato fondamentale ed un avamposto coloniale per il controllo del Medio Oriente. L’atteggiamento occidentale è ispirato ad una completa ipocrisia, che smentisce i finti inviti ad una tregua. Le mostruose bombe da una tonnellata che spianano Beirut sono continuamente fornite dagli USA, e paesi come Germania, UK e Italia continuano a fornire armi ad Israele. Truppe e portaerei USA arrivano in Medio Oriente a sostegno di Israele. Si verificano episodi significativi. L’Università di Siena, ritenuta università di “sinistra”, vieta una conferenza della relatrice dell’ONU per la Palestina Francesca Albanese e dello storico Ilan Pappe. La manifestazione indetta il 5 ottobre a Roma per la Palestina viene vietata.
Tuttavia, la convinzione che la superiorità militare e tecnologica di Israele possa prevalere è una pia illusione. In queste guerre asimmetriche la tenacia di gruppi di guerriglia e resistenza spesso prevale su eserciti più forti, come in Algeria, Vietnam, Afghanistan. L’unica conseguenza dell’atteggiamento israeliano e occidentale è la chiara possibilità che la guerra in Medio Oriente si estenda con conseguenze imprevedibili per la pace mondiale.
Un analogo discorso può essere fatto per la guerra in Ucraina. Il voto del Parlamento Europeo a favore dell’eliminazione di qualsiasi restrizione per l’uso di armi occidentali a lunga gittata contro la Russia, nonostante i chiari avvertimenti della Russia, rischia di far precipitare la situazione anche in Europa. Nella votazione si distinguono, a fianco dei conservatori, i partiti di presunta tendenza “socialista” tra cui il PD italiano. Tra gli ossessi guerrafondai più assatanati si distingue l’europarlamentare del PD, vice-presidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno, che si pone sulla stessa linea della sua collega al Parlamento italiano Lia Quartapelle. A questo coro bellicista si uniscono anche politici considerati – chi sa perché – di estrema sinistra, come l’ex capitana della nave della ONG Sea Watch Carola Rackete e il pallone gonfiato Melenchon, già elemento di punta del Nuovo Fronte Popolare francese, il cui partito France Insoumise si distacca – insieme alle “sinistre” scandinave – dal raggruppamento europeo di sinistra, considerato troppo morbido verso la Russia perché contrario all’invio di armi in Ucraina.

Sorgente: Palestina, Libano, Ucraina: i “sonnambuli” dell’Occidente ci spingono sull’orlo dell’abisso – OP-ED – L’Antidiplomatico


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